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Le strade dissestate uno dei drammi del nostro territorio.

L’Italia è, storicamente, un paese che ama la presenza di regole complicate. Sarà per questo che, per quanto riguarda le strade che non attraversano direttamente un centro urbano, vi sono norme abbastanza variegate su quale ente pubblico ne sia proprietario e, dunque, responsabile per la manutenzione.

Avremo, quindi, strade statali, provinciali e comunali, mentre le autostrade saranno per lo più date in concessione a terzi. Le strade statali sono, di solito, quelle che collegano più province o più regioni, e sono gestite dall’Anas. Fra le più numerose ed importanti, le strade provinciali, che si diramano per centinaia di km nel nostro territorio, collegando frazioni, centri urbani, piccoli comuni. Qualche anno fa, però, il Governo Renzi decise di abolire le province. Abolizione che, poi, si è ridotta ad essere una riduzione di personale e di fondi molto significativa, in attesa di un referendum che avrebbe dovuto completare l’opera. Il referendum sappiamo com’è andato, ma intanto le province sono ridotte a simulacri, private della rappresentanza politica diretta e del 90 % dei mezzi e delle risorse. Una delle conseguenze è la mancanza assoluta di manutenzione delle strade provinciali, con conseguenze devastanti per la viabilità e la sicurezza nei nostri territori. Come ha ricordato in diversi articoli anche il quotidiano La Città, soltanto ad Eboli sono quasi 50 i chilometri di manto stradale che avrebbero urgente bisogno di manutenzione, strade che ogni giorno vengono percorse da migliaia di automobilisti. La Strada Provinciale 204 – la cosiddetta Via Santa Chiarella – che ha un mando stradale devastato e una segnaletica praticamente assente; poi la SP 195 le cui condizioni sono peggiorate dopo l’incendio della scorsa estate, per poi arrivare alla Strada Provinciale 30a che collega Eboli con la popolosa frazione di Santa Cecilia che versa in condizioni terribili, piena di buche ed estremamente pericolosa, tanto da divenire impercorribile dopo poche gocce di pioggia. La SP 175 e la SP 262, strade che collegano Eboli e la sua zona marittima, sono accomunate da scarsa visibilità e precarietà del manto stradale con buche e dossi che hanno reso le strade vere trappole per molti automobilisti. Ancora, la Strada Provinciale 350 che collega Eboli ad Olevano, già oggetto di infinite segnalazioni dei residenti: era ed è rimasta senza segnaletica stradale da oltre venti anni. Infine, c’è la strada statale 19 nel tratto fra Eboli e Battipaglia, ma qui il problema è diverso: da un lato i numerosissimi cittadini extracomunitari che la attraversano anche nottetempo in bicicletta e che, mancando qualsiasi illuminazione, sono difficilissimi da vedere, dall’altro i tantissimi incivili che abbandonano rifiuti. Qualche anno fa – sarà stato il 2013 – le amministrazioni comunali di Eboli e di Battipaglia intimarono all’Anas con un’ordinanza di ripulire la strada dai rifiuti, ordinanza cui l’ente per la gestione delle strade dovette ottemperare. Da allora, più nulla. Né si vedono telecamere installate ad impedire questo scempio. A volte, per affrontare i problemi, basterebbe forse maggiore coordinamento, regole più semplici, ed anche più incisività delle amministrazioni locali, che devono saper intervenire ogni giorno a tutela dei propri concittadini, senza guardare in faccia a nessuno.

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