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Il ministro dell'Interno tiene in ostaggio non solo i migranti ma anche il Governo ed i 5 Stelle

Non ho votato né voterei Movimento 5 Stelle o Lega. Sono, infatti, forze politiche molto lontane dal mio modo di vivere la politica e dalla mia visione della società. Purtuttavia, avevo salutato l’insediamento del nuovo governo giallo-verde con cauto ottimismo, con la speranza che il premier incaricato Conte ed il Movimento 5 Stelle provassero a fare del loro meglio per affrontare le numerosissime criticità e sfide che abbiamo all’orizzonte.

Ma questo governo, purtroppo, ha fatto di tutto in questi primi mesi per deludere anche la pur minima aspettativa. Un Vicepremier e Ministro dell’Interno, Matteo Salvini, il quale – da navigato politico e leader di un partito trasformatosi rapidamente da forza separatista in movimento xenofobo – tiene in ostaggio il governo con l’obiettivo evidente di far salire la tensione al punto di far saltare il quadro politico e lucrare maggiori consensi a elezioni anticipate da svolgersi a breve. E Salvini in tal modo otterrebbe un duplice prezioso risultato: non dare il tempo agli italiani di rendersi conto dell’irrealizzabilità delle promesse fatte negli scorsi mesi, e divenire la prima forza politica di un centro-destra rifondato, ottenendo la guida del Paese. Un disegno che va combattuto con tutte le forze, e che i tanti elettori del Movimento 5 Stelle in buona fede – sono la maggior parte – che hanno votato quella forza politica con l’obiettivo di dare una scossa ad un assetto economico e sociale insoddisfacente, dovrebbero comprendere prima che sia troppo tardi. Negli scorsi giorni il Ministro dell’Interno ne ha combinata una davvero indecente, tutti noi abbiamo seguito sulle cronache nazionali la vicenda della nave Diciotti. Una nave della Guardia Costiera, intervenuta per salvare vite umane - come impone il codice della navigazione ed un livello minimo di civiltà - è stata letteralmente tenuta in ostaggio da un leader politico cinico e spietato, che cavalca consapevolmente i peggiori istinti umani. Per alcuni giorni la nave Diciotti ha atteso al largo – con il suo carico dolente di vite umane fra cui donne, minori, persone ammalate o comunque provate dal lungo viaggio – che le autorità di governo indicassero il porto di attracco. Poi, una volta attraccata al porto di Catania, ci sono voluti altri cinque giorni affinché il personale della Guardia Costiera ottenesse il permesso di far sbarcare le ultime 137 persone e potessero sbarcare essi stessi, prigionieri di fatto del proprio governo in un surreale braccio di ferro con l’Unione Europea. I minori – dopo un primo intervento della magistratura – e poi le donne erano sbarcate nei giorni scorsi. Nel frattempo, uno scemenzaio inconcludente di minacce da parte del Governo di non versare la propria quota di compartecipazione al bilancio dell’Unione, una affermazione che di per sé – al di la della sua impraticabilità – ci rende ridicoli agli occhi del mondo. E un Ministro dell’Interno indagato – e giustamente – per sequestro di persona al fine di coartare la volontà di organismi internazionali. Oggi, ovviamente, Salvini ha dato inizio alla campagna di vittimismo ed al muro contro muro contro una magistratura che ha fatto soltanto – ed anche timidamente – il proprio dovere. Ma quello che fa davvero cadere le braccia è il comportamento dell’altro Vicepremier – del Primo Ministro Conte davvero inutile parlare! – di questo giovanotto ambizioso che non si sa come si è trovato in un ruolo molto più grande di lui e delle sue capacità: Luigi Di Maio. L’imperizia e la capacità di Luigi Di Maio di intervenire sempre a sproposito e di mostrarsi ridicolmente succube della Lega rischia di distruggere i 5 Stelle, di cancellare ogni speranza per milioni di persone che hanno votato quel partito di vedere realizzato – anche soltanto in parte – il proprio programma di governo. Spero davvero che in seno al Movimento si stia aprendo un dibattito serio, che i dirigenti e gli elettori più avvertiti stiano comprendendo che, andando avanti così, da qui a un anno avremo in Italia un governo di centro destra con premier Salvini e Berlusconi ridotto al ruolo di gregario. Ed i 5 Stelle a ululare al vento.

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