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Il Bilancio di previsione elemento strategico di programmazione per Eboli

Venerdì scorso il consiglio comunale di Eboli si è riunito in assise per discutere e approvare il bilancio di previsione 2016 ed il Documento Unitario di Programmazione 2016-2018. Il bilancio di previsione è uno strumento di programmazione finanziaria, contenente le previsioni di entrata e di spesa relative al triennio di riferimento; esso costituisce, quindi, un documento di programmazione di medio periodo che riporta l'analisi dettagliata delle risorse necessarie alla realizzazione delle attività, dei progetti e dei programmi previsti per il triennio. Il bilancio di previsione deve essere redatto osservando i principi contabili e rispettando la struttura fissata dalla legge, è strutturato in due parti in cui sono illustrate, relativamente all'esercizio considerato, le entrate che si prevede di accertare e le spese che si prevede di impegnare. Il bilancio comunale comprende le previsioni di competenza e di cassa del primo esercizio del periodo considerato – in pratica per l’anno in corso - e le previsioni di sola competenza per gli esercizi successivi. Mi è sembrato, quindi, doveroso soffermarmi su questo importantissimo argomento, che questa settimana sarà oggetto di una riflessione preliminare e di carattere generale. Nelle prossime settimane intendo, invece, dedicarmi a degli approfondimenti relativi a singoli capitoli del piano di programmazione economica del comune. Il bilancio preventivo non è una semplice previsione di quello che sarà il futuro dell’ente ma - come accennavo prima - uno strumento fondamentale di programmazione, che deve essere utilizzato per il raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica e che di conseguenza incide profondamente sul nostro vissuto quotidiano. Per il Comune il bilancio di previsione è uno strumento fondamentale di programmazione e controllo, redatto annualmente ed all’interno del quale gli organi di governo dell’ente, nell’ambito della propria funzione di indirizzo e di programmazione, definiscono la distribuzione delle risorse finanziarie tra i programmi e le attività che l’amministrazione intende realizzare. Tutto questo diviene ancora più rilevante oggi, alla luce delle nuove modalità di contabilità pubblica (D.Lgs 118/2011), che prevedono, fra l’altro, una maggiore aderenza alla realtà fattuale dei meccanismi di previsione, attraverso un puntuale confronto fra cassa e competenza. Nel corso di quest’anno, infatti, il comune dovrà adeguarsi - mediante una armonizzazione contabile volta ad aggiornare le procedure informatiche e di lavoro necessarie per la corretta tenuta della contabilità economico-patrimoniale, - ai nuovi principi contabili della pubblica amministrazione. Il Comune deve , fra l’altro, redarre il proprio bilancio consolidato tenendo conto del bilancio degli enti subordinati e delle società partecipate. Entro e non oltre il 4 luglio, invece, il consiglio comunale della nostra città, dovrà approvare il bilancio consuntivo o rendiconto della gestione. Questa tipologia di documento finanziario, a differenza del primo documento, certifica le entrate e le spese effettivamente sostenute dalla gestione comunale, ed il suo scopo è quello di verificare la corrispondenza o meno delle previsioni di spesa con quanto poi effettivamente accaduto nel corso dell'anno di riferimento. Tornando al bilancio di previsione, in linea generale, da una prima analisi emerge che ci dovrebbe essere una diminuzione della tassa dei rifiuti soltanto a partire dal 2017, nonostante l’avvio dell’impianto di compostaggio che doveva portare a maggiori risparmi già da quest’anno. Il costo del servizio è pari – nel complesso - a oltre 7 milioni di euro e dal gennaio 2015 lo stesso viene gestito in proroga. Come già sottolineato in un articolo precedente, quando il comune di Eboli intenderà provvedere alla gara di pubblico affidamento? Secondo il preventivo, inoltre, il 70% degli incassi dovuti alle multe della polizia municipale – quantificati in circa 400.000 euro cui va sottratta la quota del 10,69% che prudenzialmente viene accantonata come credito di dubbia esigibilità - sarà destinato a incrementare la spesa legata alle misure di sicurezza sul territorio, alla viabilità e alla segnaletica stradale. Il Bilancio di Previsione deve essere coerente con gli strumenti di programmazione di mandato, con il documento unico di programmazione (DUP) e con gli atti di programmazione di settore come, ad esempio, il piano triennale dei lavori pubblici, la programmazione del fabbisogno del personale, il piano delle alienazioni e valorizzazione del patrimonio immobiliare, tanto è vero che è prassi approvare alcuni di questi documenti contestualmente al bilancio. Nella relazione redatta dal collegio dei revisori dei conti del comune di Eboli sull’esercizio finanziario di programmazione 2016-2018, i tecnici – nominati da qualche anno dalla Prefettura previa sorteggio fra professionisti abilitati - sottolineano che, qualora dalla vendita di beni soggetti ad alienazione l’ente riesca a introitare maggiori incassi, coperta la quota del disavanzo, questi debbano essere destinati all’estinzione anticipata dei mutui. Con delibera di giunta comunale n. 132 del 14 aprile 2016 l’amministrazione Cariello ha approvato un piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari per un importo pari a 7 milioni e 300 mila euro destinato al finanziamento degli investimenti che risulta, di fatto, difficilmente realizzabile, secondo quanto sottolineano dai revisori ed anche, purtroppo, secondo quanto ci conferma l’esperienza ed il buon senso. Nel documento finanziario – inoltre – vi sono diverse criticità, sulle quali torneremo puntualmente e tematicamente nel corso delle prossime settimane. In questa sede mi limito soltanto ad accennare una anomalia relativa alla quantificazione del fondo crediti di dubbia esigibilità: i revisori segnalano, infatti, che il metodo di determinazione utilizzato – per quanto riguarda in particolare le sanzioni – non è parametrato basandosi sul criterio storico, pur essendo disponibili i dati di confronto, e ciò va in contrasto con le linee guida dettate dai principi contabili. Dalla relazione si evince, inoltre - cosa che ritengo davvero molto grave - che l’Amministrazione Comunale non ha ancora adottato il piano triennale di contenimento delle spese, come previsto dalla Legge n. 244/2007, e che la nota integrativa al Bilancio di Previsione 2016 è incompleta nel contenuto minimo richiesto dalla normativa. Per quanto riguarda il DUP, ancora una volta i revisori nella relazione sottolineano il fatto che esso non doveva essere sottoposto al consiglio comunale direttamente nella fase di approvazione del bilancio e che tale operato non collima con le nuove disposizioni dettate dai principi contabili, poiché la norma prevede che solo la nota di aggiornamento può essere presentata contestualmente al Bilancio di Previsione. Per di più, il DUP allegato all’esercizio finanziario di previsione è generico in materia di indirizzi relativi agli organismi, agli enti strumentali e alle società partecipate dell’ente. Riguardo al programma triennale dei lavori pubblici, secondo il collegio dei revisori, difficilmente il comune riuscirà a realizzare quanto indicato, poiché soggetto ad una consistente dipendenza finanziaria da fonti esterne e condizionato dalla capacità dell’ente di porre in essere tempestivamente tutti gli atti necessari. In merito alla gestione diretta dei parcheggi da parte del Comune per via del fallimento della Eboli Multiservizi, i revisori attestano che la stessa è svolta provvisoriamente con poche risorse e senza alcun tipo di programmazione. Questo ovviamente compromette la qualità del servizio rendendolo poco efficace, efficiente ed al contempo antieconomico. Dalla verifica del bilancio 2014 della Eboli Patrimonio, società attualmente messa in liquidazione per impossibilità di conseguimento dell’oggetto sociale, risulta una perdita di esercizio pari a 350 mila euro. Il comune, nell’avanzo di amministrazione, ha vincolato la somma di 3 milioni e 900 mila euro per il credito residuo a seguito dell’operazione di cartolarizzazione dei beni comunali, operazione ritenuta non realizzabile dai tecnici che compongono il collegio dei revisori. Rispetto al Piano di Riequilibrio pluriennale, è stata evidenziata una palese difficoltà del comune nel ridurre la spesa corrente, aumentare le entrate correnti, pianificare risparmi sulla spesa del personale e prevedere un piano di rientro dall’anticipazione di cassa con progressiva ricostruzione dei fondi vincolati. Con delibera di consiglio comunale n. 19 del 2 aprile 2016 l’Amministrazione, infine, ha approvato la rimodulazione della restituzione in 30 anni del fondo di rotazione, iscrivendo nel bilancio di previsione una quota pari a 290 mila euro a titolo di rata annuale. Tutto questo per restituire allo stato quanto anticipato anni or sono per evitare il dissesto finanziario. Tale rimodulazione necessita dell’approvazione da parte dal Ministero delle Finanze e nel caso ciò non avvenga, ossia, se il piano di ammortamento non dovesse essere ritenuto idoneo, il comune, per poter onorare i propri impegni, dovrà effettuare una variazione in bilancio con conseguente riduzione delle spese correnti. Nelle varie prescrizioni da parte del collegio dei revisori, i tecnici invitano l’amministrazione Cariello, infine, a porre particolare attenzione nell’attuazione del piano operativo di razionalizzazione degli organismi e società partecipate, al monitoraggio dei debiti fuori bilancio ed altre eventuali passività, nella stima del fabbisogno finanziario per assicurare la copertura ed il rispetto dei vincoli di finanza, e nella gestione del recupero delle somme relative agli oneri di esproprio dovuti dagli assegnatari dell’Area Pip. Nelle prossime settimane analizzeremo insieme singoli aspetti del Bilancio di Previsione in un percorso di approfondimento che consenta di avere le idee anche solo un po’ più chiare rispetto a un documento senz’altro formale, ma che ha anche una elevata importanza concreta per un’amministrazione pubblica. Un documento – purtroppo – nel caso di Eboli con evidenti tratti generici e che in alcuni suoi aspetti - come il piano triennale delle opere pubbliche allegato - sembra somigliare un po’ troppo ad un libro dei sogni.

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