Ad Eboli parte l'estensione della raccolta differenziata. Ma senza gara.

Questa settimana – dopo un po’ di tempo ed alcune novità intervenute – voglio tornare sull’argomento del rispetto dell’ambiente e del decoro cittadino, e quindi della raccolta differenziata. Sono state annunciate dall’Amministrazione Comunale proprio a questo riguardo novità importanti nelle scorse settimane. Si è deciso – ed è una scelta che io ritengo condivisibile – di estendere in via sperimentale la raccolta differenziata anche alle aree periferiche della nostra città. Questo significa che circa 2000 nuclei familiari che attualmente effettuavano la raccolta differenziata – nelle aree rurali e periferiche – con il sistema dei cassonetti stradali, dovranno passare nel corso delle prossime settimane al ben più efficace sistema del porta a porta. E’ una sfida importante, che andrebbe accompagnata da una efficace campagna non solo di informazione ma anche di sensibilizzazione casa per casa che sia rivolta a tutti i nuclei familiari interessati a questa novità, che cambia radicalmente le abitudini di chi deve affrontarla. L’amministrazione Cariello afferma – e noi saremo qui a verificare se questo avverrà - che grazie a questa estensione del porta a porta il livello della raccolta differenziata nella nostra città - che oggi è al 50 % - potrà arrivare al fatidico 65% previsto dalla normativa vigente. Io apprezzo lo sforzo messo in campo, pur non comprendendo appieno alcune cose che cercherò di spiegare brevemente. Come sappiamo, il servizio di igiene urbana ad Eboli è svolto, ormai da oltre un anno, in regime di proroga, in attesa del nuovo bando di gara. E, stando sempre a quanto dichiarato dai nostri amministratori comunali, il nuovo bando di gara sarà pubblicato da qui ad alcuni mesi. E’ un tempo lunghissimo e, pur approvando l’idea di dare luogo all’estensione della raccolta differenziata, non riesco davvero a capire perché non si sia data priorità alla elaborazione e pubblicazione del nuovo bando, anche in considerazione del fatto che si tratta di un servizio che – da solo – impegna quasi un terzo del bilancio comunale, per una spesa mensile che, fra smaltimento servizio di raccolta e isola ecologica, ha un costo per la collettività di oltre 500.000 euro mensili, di cui circa 340.000 per il servizio. Dico questo non per amore di polemica – la raccolta differenziata in un territorio esteso come il nostro per essere fatta e fatta bene ha dei costi elevati di per sé, ma soltanto perché – ragionando di cifre così consistenti – compito della politica doveva essere quello di dare indirizzo agli uffici di procedere nel più breve tempo possibile alla gara relativa alla gestione del servizio, pur nelle more delle varie modifiche che si stanno succedendo per quanto riguarda la normativa regionale di riferimento. In ogni caso, spero che nel nuovo bando di gara saranno previsti ulteriori miglioramenti al servizio di igiene urbana. Penso, ad esempio, alla installazione di isole ecologiche a scomparsa nel centro storico, unica soluzione a mio avviso per migliorare il decoro di quella importantissima area della nostra città. In ogni caso, pur evidenziando le criticità dell’azione amministrativa a questo riguardo, non ho alcun atteggiamento pregiudiziale riguardo alle intenzioni di chi attualmente governa Eboli di estendere il servizio di raccolta differenziata, e interverrò nuovamente, nelle prossime settimane, per analizzare se i risultati attesi dall’estensione del servizio si stiano effettivamente raggiungendo.

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