Download Free Templates http://bigtheme.net/ Websites Templates

Un progetto per la rinascita della fascia costiera

Questa settimana parliamo nuovamente di ambiente, ma ponendo l’attenzione sulla situazione della nostra fascia costiera. Una fascia costiera importante, lunga oltre 8 km, dotata di una significativa fascia pinetata e inserita, grazie alla presenza di rilevanti biodiversità, fra i SIC (Sito di Interesse Comunitario) insieme a quella del comune di Capaccio, suo naturale prosieguo. Una fascia costiera che vide, ormai oltre 15 anni fa, il meritorio intervento dell’amministrazione comunale di allora – guidata dal sindaco Gerardo Rosania – che portò – all’inizio anche avvalendosi del genio militare – all’abbattimento di centinaia costruzioni abusive che insistevano in area demaniale, nel bel mezzo della pineta. Fu un’azione di straordinario coraggio, che pose le basi per la riconquista alla collettività di quell’area, dopo decenni di abusivismo e di occupazioni illegittime. Le cose, però, a causa in parte della carenza di progettualità successivamente emersa, in parte – paradossalmente – per un eccesso di vincoli che si è tradotto in oggettiva difficoltà a governare e riprogettare l’utilizzo di quell’area, sono andate molto diversamente. Oggi la litoranea di Eboli – a parte i bei lidi che coraggiosamente sono nati nell’ultimo decennio e che hanno standard qualitativi elevati, è nel pieno degrado. La pineta piena di rifiuti; le stesse spiagge libere, a parte lodevoli eccezioni, versano in condizioni precarie. Fra tutti, il problema della prostituzione o meglio, il problema dello sfruttamento da parte di criminali senza scrupoli di prostitute spesso appena maggiorenni. A tutto questo si aggiunge il degrado dovuto alla presenza – sull’altro versante della sp 175 , la strada litoranea – di vasti insediamenti abusivi, che un tempo erano utilizzati per vacanze precarie e che oggi persone senza dignità e senza scrupoli affittano in nero a centinaia di migranti extracomunitari a prezzi spesso esosi, gli stessi migranti che affollano per poche decine di euro, spesso sotto il giogo del caporalato, le ricche terre coltivate della Piana. Una situazione, dunque, di vasto degrado, cui si è provato più volte, in questi anni, a porre almeno in parte rimedio. Senza, purtroppo, risultati apprezzabili. Io penso che, per risolvere questa drammatica situazione, occorra una azione coordinata e convergente di tutti gli enti e le autorità che hanno a vario titolo voce in capitolo su quell’area. Occorre una azione straordinaria delle forze dell’ordine, che non si limiti alla mera repressione del singolo illecito ma che agisca in modo duro sulle organizzazioni criminali che governano il fenomeno della prostituzione lungo la fascia costiera. Occorre una azione coordinata e concreta degli enti che governano il territorio e degli enti che, invece, sovrintendono alle varie aree di interesse comunitario e alle riserve naturali che insistono sull’area. Perché è inammissibile che non si riesca ad evitare che un’area che dovrebbe essere un gioiello e un punto di attrazione per Eboli, versi in uno stato di assoluto degrado. La pineta, io credo, deve essere affidata – nell’assoluto rispetto dei vincoli posti dall’area SIC – alla gestione in parte – nelle aree immediatamente retrostanti i lidi – degli imprenditori che gestiscono le spiagge; in parte delle associazioni – soprattutto ma non soltanto quelle ambientaliste – che abbiano un progetto per quelle aree, un progetto che si inserisca in un quadro più vasto che deve essere governato dall’amministrazione comunale. Al Sindaco Cariello e alla sua amministrazione chiedo di farsi pienamente carico di questo problema, di essere motore del cambiamento per arrivare, entro i prossimi anni, a cambiare il volto di quella parte fondamentale del nostro territorio.

Tags: di donato,, eboli,, mare, fascia costiera, pineta, abusivismo, sviluppo,, turismo

Stampa

Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per migliorare la tua esperienza e offrire servizi in linea con le tue preferenze. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all’uso dei cookie. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie vai alla sezione Cookies Policy.