Aiutiamo SOS INFANZIA NEGATA e il suo lavoro per i bambini dell'Africa
Come ho già avuto modo di scrivere in queste settimane, i fondi raccolti nel corso della XIII edizione della maratona di San Pio, andranno a finanziare il progetto dell’associazione "S.O.S.Infanzia Negata" presieduta da Don Alfonso Raimo, parroco della chiesa di San Bartolomeo. Ora vorrei provare a descrivervi meglio cosa sarà finanziato con questi fondi, partendo dalla storia di Don Alfonso e dal suo impegno per i bambini dell’Africa. Padre missionario di vocazione francescana, Don Alfonso è spesso in Africa, dove ha guidato verso la realizzazione diversi progetti legati alla costruzione di infrastrutture - scuole, centri di assistenza medica, ospedali, case accoglienza -, ma anche interventi legati alla scolarizzazione della popolazione locale, in modo da favorirne l’affrancamento dalla povertà. Oggi Don Alfonso, insieme agli altri componenti dell’associazione “S.O.S. Infanzia Negata, sta lavorando ad un progetto che riguarda la realizzazione di un asilo/centro educativo per bambini, in Malawi Una cosa che mi ha molto colpito del modo di lavorare di Don Alfonso e della associazione da lui presieduta è il metodo di lavoro: “S.O.S. Infanzia Negata si impegna a sostenere direttamente progetti e strutture pensati insieme alle comunità locali, che sono però – se lasciate a se stesse - prive dei mezzi economici per poterli realizzare. Si interviene, quindi, non calando progettualità astratte dall’alto, ma incoraggiando le idee che maturano in quelle comunità e sostenendo le competenze della forza lavoro locale, in modo da per far sì che si sviluppi economia, senso civico, responsabilità verso la crescita personale e dei propri territori. E’ un modo – come spesso ama ripetere il fondatore di “S.O.S. Infanzia Negata” - per far sì che gli adulti di domani prendano in mano le redini del loro paese. Oggi il progetto è già in fase di realizzazione, ed è pubblicizzato, per raccogliere fondi per renderne possibile il completamento, con uno slogan che io trovo molto bello e significativo: “Il diritto dell’infanzia è un dovere degli adulti”. Noi abbiamo il dovere di sostenere questo tipo di interventi, e soprattutto questo modo di concepire il sostegno alle popolazioni più deboli e povere del pianeta. Per fare questo l’associazione Free Runner ha deciso di destinare la raccolta fondi di quest’anno a “S.O.S. Infanzia Negata”, ma dobbiamo andare oltre. Occorre continuare la raccolta fondi anche dopo la maratona di San Pio, e per renderlo possibile ci siamo accordati con una associazione sindacale molto importante e presente sul territorio della provincia di Salerno con diversi sportelli – ConfUnisco – che – mostrandosi molto sensibile a queste problematiche – si farà promotrice di una raccolta fondi presso i propri uffici in tutta la provincia, e suggerirà presso i propri centri di assistenza fiscale a chi vorrà ascoltare di destinare, per il prossimo anno, il 5% proprio a questa importante e significativa realtà. In allegato a questo articolo ho deciso di postare alcune immagini relative alle attività di S.O.S. Infanzia Negata in Malawi e ai meravigliosi bambini coinvolti nel percorso di crescita e di formazione.
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