Cariello dia spessore strategico alle sue scelte amministrative. L'alternativa è il declino della città

Piazzetta San Lorenzo, nel cuore del centro storico di Eboli. In poche ore un recinto in mattoni viene montato e poi, nell’arco di due giorni, a seguito delle proteste di molti cittadini ebolitani, smantellato. Cos’è successo? Pare che la struttura – davvero brutta e realizzata al centro di uno degli angoli più suggestivi del nostro centro antico – facesse parte di un progetto, “The Heart of Eboli”, che dal 1 al 3 giugno prossimi metterà in gara otto importanti architetti di rilievo, allo scopo – recita il comunicato stampa dell’Amministrazione Comunale – di “riconvertire aree urbane abbandonate in spazi pubblici belli da vedere e da vivere”. Il progetto, patrocinato dalla Regione Campania, dalla Provincia di Salerno, dall’Ordine degli Architetti e da quello degli Agronomi, interesserà numerosi slarghi e piazze del centro storico cittadino. Si tratta senza dubbio di una iniziativa lodevole, di un approccio sperimentale interessante alla rivitalizzazione degli spazi urbani. Tuttavia il primo intervento – peraltro non ancora realizzato ma soltanto accennato – ha scatenato proteste così vivaci da convincere l’Amministrazione Cariello ad una rapida retromarcia, giustificata a quanto sembra dai progettisti come dovuta ad una ‘cattiva esecuzione dei lavori previsti’. Indubbiamente un passo falso. Ma la riflessione che deve scaturirne è, a mio avviso, duplice. Va dato atto all’Amministrazione Cariello del fatto che sta dedicando molte energie alla valorizzazione del centro antico, a volte con iniziative meritevoli, a volte magari concentrandosi così tanto sull’obiettivo da dimenticare che è l’intera città che merita interventi di rivitalizzazione delle are urbane e che, forse, interventi come quelli previsti per “Hearth of Eboli” avrebbero avuto molto più senso in altre zone della città, magari in quelle aree della cinta urbana che ben più del centro storico necessiterebbero di essere abbellite. Tuttavia lo sforzo va apprezzato. Con altrettanta chiarezza, però, devo dire che le azioni messe in campo dall’Amministrazione Cariello in questo primo anno e mezzo di mandato hanno il sapore della disorganicità, denotano un agire che a volte precede il pensare, il pianificare. Manca, in poche parole, una visione d’insieme, un approccio strategico ai problemi ed alle potenzialità della nostra Eboli. Amministrare una comunità articolata e vasta come la nostra richiede, infatti, una visione del futuro, un’idea di cosa Eboli dovrà diventare nell’arco dei prossimi vent’anni, la capacità di programmare avendo davanti una visione di largo respiro. Tutto questo io oggi, purtroppo, non lo vedo. Ed errori come quelli che vediamo ogni giorno ne sono il segno tangibile. Io credo che, anche in questo caso, si sia a un bivio: o l’amministrazione comunale guidata dal Sindaco Cariello riesce – approfondendo le questioni, coinvolgendo la città, dando vita a riflessioni collettive insieme ad esperti di urbanistica, di economia, di ambiente, di sviluppo locale – a dotarsi di una visione strategica, ed in quel caso i risultati nel medio e lungo periodo arriveranno; oppure continuerà ad operare con buona volontà ma a tentoni, seguendo ora questa ora quell’idea, alimentandosi di slogan che vanno anche bene ma che se non riempiti di contenuti rischiano di divenire mera propaganda. In quest’ultimo caso – e spero fortemente che non sia così – l’Amministrazione Cariello sarebbe destinata a non lasciare segni duraturi di sé stessa, e la nostra città – cosa ben più grave – ad avvitarsi in un lento ma inesorabile declino.

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