Sul Centro Polifunzionale e sul destino dell'Ises si uniscano le forze politiche della città

È di questi giorni la notizia – potenzialmente foriera di gravi conseguenze sul già precario bilancio comunale – dell’avvio del procedimento di revoca del finanziamento per la realizzazione del cosiddetto Centro Polifunzionale “S. Cosma e Damiano”. Poiché l’edificio è già completo ed i soldi, quindi, già spesi, se questa revoca divenisse operativa il comune si troverebbe a dover restituire alla Regione Campania oltre cinque milioni di euro, una cifra enorme per le casse dell’ente. Ma come si è arrivati a questo stato di cose? Mesi fa il Sindaco Cariello decise – nel tentativo di trovare una soluzione temporanea ed urgente – di affidare provvisoriamente il complesso del centro polifunzionale all’Ises. Diverse forze politiche sostennero che tale soluzione non fosse praticabile, neanche in via temporanea, giacché i fondi erogati dalla regione prevedevano che fosse realizzato un complesso ad uso sociale, e non sanitario. Don Enzo Caponigro – già rettore del Santuario dei Santi Cosma e Damiano ed instancabile promotore dell’intervento di realizzazione del complesso - ha più volte reiterato una dura polemica su questa scelta, che a suo avviso tradisce le ragioni dell’intervento, volto alla realizzazione di un vero e proprio centro per i pellegrini che ogni anno si recano in visita al Santuario. Oggi la Regione – senza entrare nel merito del futuro della struttura – ribadisce che, se essa non sarà destinata a finalità sociali invece che sanitarie, il finanziamento sarà revocato. Probabilmente, la Regione Campania non può fare altro, perché la natura di quei fondi utilizzati è vincolata a quel tipo di intervento. Ovviamente, ora il problema va risolto in tempi brevissimi, pena la decadenza definitiva del finanziamento. Io credo che l’errore grave compiuto sia stato quello di non dialogare, di irrigidire le posizioni, e soprattutto di non usare questi mesi per individuare una soluzione con caratteristiche meno temporanee e precarie per l’Ises. Oggi, occorre uno scatto di dinamismo dell’Ammistrazione Cariello per affrontare i due problemi gravi che ha di fronte – ed era purtroppo prevedibile - e per dimostrare capacità di confronto e dialogo con tutte le forze politiche e sociali. Mi attendo anche una capacità di quelle forze politiche e sociali di mostrarsi unite nell’individuazione di una soluzione vera, per il bene della città.