Valorizziamo la biblioteca San Pietro Apostolo dei Cappuccini di Eboli

Lo scorso venerdì 29 settembre – grazie all’impegno del socio del Rotary Eboli Rino Lauro che ha guidato la discussione – si è svolto un interessantissimo incontro sulla Biblioteca San Pietro Apostolo dei Cappuccini di Eboli. Quasi 15.000 pubblicazioni, fra volumi e riviste, di cui più di 5000 sono dell’800 e quasi 2000 del 1700, insieme ad alcune centinaia di volumi che risalgono addirittura al XIV e al XV secolo.

Volumi che, nonostante lo stato di grave degrado in cui la biblioteca si è trovata nel corso degli ultimi decenni, risultano per la gran parte in discreto stato di conservazione. Una biblioteca – abbiamo appreso nel corso della discussione – che si è formata quasi per caso, essendo estremamente complicata nel corso dei secoli sia la storia del convento, più volte soppresso e poi ripristinato, e molto eterogenee le fonti degli accessi librari. Il Convento dei frati Cappuccini, difatti, ha vissuto alterne vicende fino al 1866, quando avvenne la chiusura definitiva dell’antica sede, che sin dal 1562 era stata situata nel complesso di Sant’Antonio Abate (ex monastero delle monache Benedettine di Santa Scolastica). Nel 1886 i Cappuccini si stabiliranno finalmente nell’attuale sede, il convento di San Francesco di Paola con la basilica di San Pietro alli Marmi. Dei volumi che oggi fanno parte della biblioteca, moltissimi sono giunti al convento proprio da quella data in poi. Centinaia sono stati raccolti grazie alla presenza presso il convento nel corso dei decenni di numerose scuole, sia civili che teologiche. Moltissimi altri libri provengono, invece, da altri conventi del circondario nel frattempo chiusi, o danneggiati irreparabilmente nel corso della seconda guerra mondiale. I volumi vedono una preponderanza netta di testi teologici e di sacra eloquenza, molti testi di filosofia se pure di natura scolastica, numerosi anche i testi di diritto. Molto pochi, invece, i volumi d’arte e quelli di materie tecnico-scientifiche. La biblioteca era stata ospitata, fino al 1974, in una grande sala del convento, poi destinata ad aula multimediale. Trasferiti in un’altra ala del complesso, hanno subito molti danni a causa dell’umidità e dei danni inferti dal tempo e sono stati lasciati lì alla rinfusa fino al 2013 quando, grazie all’azione meritoria di Legambiente circolo Silaris di Eboli e all’impegno incessante di Franco Manzione, si iniziò a provvedere alla catalogazione ed al recupero della gran parte dei volumi. Gli iscritti al Rotary di Eboli hanno deciso con entusiasmo di dare il proprio sostegno a questa nobile iniziativa, sia dedicando parte del proprio tempo per essere di supporto all’opera dei volontari sia per raccogliere i fondi indispensabili per le attrezzature minime per andare avanti in quest’opera. La mia riflessione è, però, bivalente: è vivo e forte il tessuto culturale e sociale di una comunità dove ci sono tante persone che si impegnano a far rivivere ina biblioteca che, altrimenti, sarebbe stata destinata alla scomparsa, ma è debole, talvolta, l’attenzione ed il supporto delle istituzioni. Anche per questo cercherò, con i miei amici soci rotariani, di adoperarmi per capire se è possibile coinvolgere il Ministero dei Beni Culturali con azioni di sostegno economico che possano aiutare concretamente la biblioteca.

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