E' importante che le persone anziane e chi soffre di malattie croniche si sottopongano al vaccino antinfluenzale

Anche quest’anno, con il primo freddo, molti di noi sono vittime dei cosiddetti malesseri di stagione. Fra questi, uno dei più fastidiosi è l’influenza. Ma l’influenza non è per tutti un banale malanno di stagione, come spesso siamo portati a pensare. Infatti, le persone anziane, specie se affette già da patologie significative, possono riportare danni anche significativi alla propria salute a causa dell’influenza, soprattutto quando essa si manifesta attraverso ceppi virali particolarmente aggressivi.

Ogni anno, secondo il Centro europeo per il controllo delle malattie, le complicanze derivanti dall’influenza causano – fra le persone anziane – molti decessi prematuri o comunque l’aggravarsi di patologie preesistenti. A questo va aggiunto che il costo sociale dell’influenza è elevatissimo, poiché in poche settimane una fascia ampia della popolazione – fra il 10 ed il 20 % - è costretta ad assentarsi dal lavoro ed a ricorrere a cure mediche. Sono questi i motivi per cui l’OMS – l’Organizzazione mondiale per la sanità – suggerisce a tutti gli stati di sottoporre i propri cittadini più esposti al rischio di complicazioni a campagne di vaccinazione gratuite. Persone anziane, ma anche chi è affetto da patologie croniche quali, ad esempio, l’asma bronchiale. L’obiettivo di queste vaccinazioni è duplice: in primo luogo, proteggere le persone più fragili da possibili complicazioni dell’influenza quali bronchiti o polmoniti; in secondo luogo, lo scopo è quello di limitare il diffondersi del contagio, perché è chiaro che quante più persone vaccinate vi siano in un’area geografica limitata minore sarà l’impatto dell’influenza, così come accade per le altre malattie. È per questo che, oltre alle persone anziane, ai bambini ed alle donne in stato iniziale di gravidanza, si suggerisce la vaccinazione gratuita a chiunque sia affetto da patologie croniche significative o che sia ricoverato in strutture per lungodegenti. L’obiettivo del Ministero della Salute – con le ultime campagne vaccinali – è di raggiungere il 75% delle persone a rischio. In queste settimane, dunque, noi medici di medicina generale siamo molto impegnati a suggerire ai nostri pazienti che hanno queste caratteristiche la possibilità di vaccinarsi gratuitamente presso i nostri studi. La vaccinazione, infatti, viene somministrata direttamente anche presso gli ambulatori dei medici curanti, e questo è molto importante perché il medico di medicina generale conosce più di chiunque altro la storia medica di ogni proprio singolo paziente, e con esso ha un rapporto di fiducia. Il mio invito a tutti è quello di rivolgersi al proprio medico curante per verificare, caso per caso, se è opportuno sottoporsi alla vaccinazione influenzale, fermo restando che se si rientra nelle categorie più a rischio è comunque opportuno farla, per mettersi al sicuro da ogni pericolo. La prevenzione, infatti, è sempre il miglior modo di tutelare la propria salute e quella dei propri cari.

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