Si è svolta la manifestazione finale della Festa del Donatore

Si è svolta questa domenica la manifestazione conclusiva della ‘Festa del Donatore’, la serie di eventi che i Rotary Club di Eboli, di Paestum Centenario, di Campagna Valle del Sele e di Battipaglia hanno voluto con determinazione, in collaborazione con i comuni del territorio e con il supporto importantissimo dell’Azienda Sanitaria Locale di Salerno.

Negli ultimi anni – insieme all’Azienda Sanitaria Locale ed agli enti locali – abbiamo portato avanti un percorso importante, un percorso che pone al centro di tutto la capacità di ciascuno di noi di porsi al servizio degli altri, di chi soffre e di chi sta affrontando un problema di salute, a volte molto grave. L’elemento unificante di queste iniziative – che quest’anno hanno visto il coinvolgimento di alcune scuole dei quattro comuni interessati - è stato il ‘dono’, inteso come elemento di profonda partecipazione e capacità di porsi in empatia con ‘l’altro da sé’, come volontà di affrontare la presenza di ciascuno nel mondo, nella vita come parte di qualcosa di più grande, di un percorso che non deve e non può essere esclusivamente di affermazione dell’io, ma che deve essere soprattutto di capacità di trovare il proprio posto nella società attraverso l’affermazione consapevole di un ‘noi’. Donare, dunque, dà senso alla vita. E donare il sangue è un gesto ancor più nobile, giacché è un gesto che ha un immediato rilievo ed importanza, che può salvare preziose vite umane, riuscendo a far fronte ad esigenze vitali – fra l’altro - di quanti si trovino sottoposti ad interventi chirurgici a seguito di patologie o di incidenti. Quest’anno, in particolare, abbiamo deciso di rivolgere particolare attenzione alle giovani generazioni, dando vita ad un percorso nelle scuole superiori, grazie al quale abbiamo interagito con centinaia di giovani studentesse e studenti, perché siamo convinti che una cultura dell’altruismo è qualcosa che deve piantare il proprio seme a partire innanzitutto dalle giovani generazioni. Ai ragazzi abbiamo spiegato che donare il sangue è – oltre che un gesto nobile - anche un’azione che fa bene a chi la compie, e abbiamo cercato di spiegare loro brevemente il perché. Chi dona il proprio sangue, infatti, è sottoposto ad una serie di controlli medici e di screening che ne verificano lo stato di salute, controlli che saranno effettuati gratuitamente presso il centro trasfusionale dove ci si reca per effettuare il prelievo. Abbiamo spiegato ai ragazzi e a tante altre persone – anche grazie al supporto di un bellissimo e sintetico opuscolo esplicativo – che il sangue può essere donato in vari modi: si può donare il sangue intero, che sarà utilizzato a scopo trasfusionale, ed in tal caso il prelievo dura circa dieci minuti, e può essere ripetuto dalle due alle quattro volte all’anno. Oppure si può donare il plasma – la componente liquida del sangue, ed in questo caso il prelievo dura di più ma può essere effettuato più spesso, fino ad una volta al mese. Il plasma sarà poi utilizzato per la creazione di plasmaderivati di vitale importanza per alcune tipologie di ammalati, quali l’albumina e le gammaglobuline. Un’altra modalità, infine, è la donazione delle piastrine, le componenti del sangue che prevengono ed arrestano le emorragie. Abbiamo ricordato che di sangue, purtroppo, a disposizione di ospedali e centri medici non ce n’è mai abbastanza, sia perché il numero di donatori è, purtroppo, ancora insufficiente, sia perché i potenziali donatori ed il sangue donato sono sottoposti a controlli rigorosi. Per quest’anno gli eventi si sono conclusi con una splendida giornata di sport e con la cerimonia di premiazione, nel corso della quale sono stati premiati – grazie al maestro Rosmundo Giarletta – con una goccia d’oro alcuni donatori particolarmente meritevoli, oltre che il millesimo donatore ed il donatore che – avendo raggiunto il limite di età prescritto dalla legge – ‘è andato in pensione’.