Imposte locali troppo alte: si chiarisca la questione delle aliquote per chi possiede terreni in aree soggette a P.U.A.

Questa settimana ritengo doveroso tornare sulla vicenda delle tasse locali, e in particolare su un aspetto di essa particolarmente complesso e delicato: la maggiore tassazione cui i terreni che ricadono nelle aree sottoposte ai piani urbanistici attuativi (P.U.A.) sono sottoposti. La questione nasce da lontano, da quando cioè l’Amministrazione Rosania approvò il nuovo Piano Regolatore Generale, che oggi si chiama P.U.C. – Piano Urbanistico Attuativo – e che è lo strumento con cui i comuni definiscono le regole della pianificazione urbana e, soprattutto, le future linee di sviluppo della città in termini sia urbanistici e quindi di possibilità di edificazione di nuove strutture, sia di sviluppo delle attività economiche e produttive in determinate aree piuttosto che in altre. Il piano regolatore della giunta Rosania fu molto stringente sotto molti aspetti, e si avvalse massicciamente dello strumento della pianificazione per aree omogenee, attraverso i piani urbanistici attuativi. Negli oltre nove anni della giunta Melchionda – nel mentre si tentava di dare vita a un nuovo Piano Urbanistico Comunale senza riuscirci ed anzi fu questo a portare alla caduta anticipata di alcuni mesi dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco del PD – si è proceduto a suddividere i PUA in ambiti territoriali via via più ristretti, nel tentativo di rendere appetibili ai privati gli interventi ipotizzati, che prevedevano a loro carico una quota importante di aree adibite ad uso pubblico. Diversi Piani Urbanistici Attuativi furono trasformati in esecutivi, così come diversi altri stanno arrivando ad approvazione definitiva da parte della Giunta Cariello in questi ultimi mesi. Tutto questo, però, sta portando a delle conseguenze inaspettate e gravi. Per anni ci si era chiesti se la tassazione sui terreni dei Pua dovesse essere mantenuta – fino alla realizzazione effettiva degli interventi di urbanizzazione – quale tassazione su aree non destinate all’edilizia, e dunque molto più bassa. Fu questo l’orientamento anche della precedente amministrazione comunale, pur fra dubbi ed incertezze interpretative e valutazioni di opportunità dovute al grave stato di crisi dell’economia nazionale e locale. Con l’approvazione in via definitiva di altri piani urbanistici attuativi, però, l’orientamento è cambiato radicalmente, e l’Amministrazione Cariello ha stabilito che le imposte su questi terreni devono essere equiparate a quelle per aree edificabili. Il che, in teoria, è giusto. Se non fosse che tutto questo viene portato avanti secondo logiche e criteri che a molti cittadini ebolitani che posseggono pezzetti di terra in quelle aree non sono affatto chiari. Valori difformi da area ad area, anche contigue. Arretrati da pagare da brivido. E tutto su terreni sui quali molto probabilmente neanche vi è la possibilità o la volontà di costruire! Tant’è vero che – stando a quanto si dice insistentemente da un po’ di tempo - diversi personaggi che hanno disponibilità di denari e mezzi starebbero proponendo a molte persone in difficoltà l’acquisto di alcuni di questi terreni a prezzi molto più bassi di quelli di mercato, con evidenti intenti speculativi. Tutto questo poi, si intreccia coi metodi sempre meno ortodossi del concessionario del recupero coattivo dei crediti da imposte locali, l’ormai famigerata Soget, che interviene con la scure e senza rendere chiare ed intellegibili ai malcapitati le cartelle esattoriali. E questo sta diventando un problema sempre più serio, rispetto al quale chi governa dovrebbe avere il coraggio di prendere provvedimenti drastici, come si sta facendo in tanti altri comuni della nostra provincia che pure si erano affidati alla società di Pescara negli ultimi anni. Intendo tornare ancora su questo argomento, per denunciare una situazione che sta creando sconcerto e sofferenza in tante famiglia ebolitane, e rispetto alla quale invito l’Amministrazione Comunale a dare prova di coraggio e di vicinanza alla comunità che guida.