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In Campania nel prossimo mese di luglio si svolgeranno le Universiadi

Una buona notizia per lo sport nella nostra Campania. Si svolgeranno, infatti, nel prossimo mese di luglio -dal prossimo 3 al 14 – le Universiadi, manifestazione sportiva seconda per importanza solo alle Olimpiadi. Nate nel 1959 da un’idea dello storico dirigente sportivo italiano Primo Nebiolo, le Universiadi mettono insieme lo sport ed il mondo dell’università, partendo dal presupposto che valorizzare gli sport nell’ambito del mondo dello studio sia un valore aggiunto.

Sono organizzate dalla FISU, la Federazione Internazionale per gli Sport Universitari, e quest’anno giungono alla 30 edizione per quanto riguarda la Summer Edition. Proprio pochi giorni fa, lo scorso 30 settembre, è giunto il via libera definitivo da parte degli organismi internazionali all’organizzazione a Napoli ed in Campania di questo importantissimo evento, che coinvolgerà quest’anno gli atleti universitari di oltre 100 paesi di tutto il mondo, in moltissime discipline sportive quali l’atletica leggera, il calcio, la ginnastica artistica e la ginnastica ritmica, il nuoto, la pallacanestro, la pallanuoto, la pallavolo, la scherma, il taekwondo, il tennis, il tennis da tavolo e gare di tuffo sportivo. La Campania – questa volta – sembra essere pronta ad affrontare la sfida: ad occuparsi dell’organizzazione di questa trentesima edizione delle Universiadi, infatti, sarà l’Agenzia Regionale per le Universiadi, costituita ad hoc e già pienamente operativa. Lo sport è – nel perfetto spirito di Primo Nebiolo e degli altri dirigenti sportivi che 50 anni fa ed oltre immaginarono questi eventi – un linguaggio universale, che parla di solidarietà, di amicizia fra i popoli, di competizione sana e volta in primo luogo al migliorare se stessi. Lo sport coniugato al sapere, al mondo dell’Università rafforza ancora di più questo messaggio universale. Io credo che le Universiadi 2019 a Napoli e in Campania siano una splendida notizia, una goccia di speranza in un contesto generale che, ahimé, è per altri aspetti davvero scoraggiante. Ora la sfida è aperta, le centinaia di giovani atleti provenienti da tutto il mondo – e tutti studenti universitari impegnati contemporaneamente in difficili percorsi accademici e formativi – saranno, terminati i quindici giorni di eventi agonistici, altrettanti significativi ambasciatori della Campania nel mondo, potranno raccontare le nostre bellezze, il calore del nostro popolo ed anche – io spero – la capacità di questa regione di organizzare – al pari di quello che è riuscito a fare il Piemonte con le Olimpiadi invernali alcuni anni fa – eventi sportivi internazionali che siano all’altezza delle aspettative. Diamoci, tutti insieme, da fare affinché sia un evento che segni positivamente il nostro territorio.

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