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Riparte il Pd ad Eboli

Quelli passati sono stati anni davvero bui per il circolo del Partito Democratico di Eboli. E’ stato commissariato, privato di ogni ruolo, lasciato allo sbando anche da parte di chi avrebbe dovuto - e parlo di dovere politico - cercare di riannodarne le fila per garantire non solo un equilibrio interno tra le varie anime che lo compongono ma soprattutto, e di riflesso, un equilibrio nell’amministrazione della nostra città essendo il PD, per oltre 9 anni, alla guida del comune. Come avrete intuito questa settimana ho cercato di focalizzare la mia attenzione sullo stato del partito in cui milito: il Partito Democratico. Per anni ognuna delle correnti che anima il Pd ha agito un po’ per conto proprio, non si è raggiunta unanimità di intenti né si è riusciti a favorire il dialogo tra le parti. Le divisioni interne hanno lacerato profondamente la nostra formazione politica che per anni non è riuscita a organizzare un coordinamento, una riunione, a dare una “forma”, appunto, al nostro partito. La mancanza di un vero e proprio leader che riuscisse a convogliare su di sé la possibilità di mantenere salda la linea politica ha fatto sì che questa si disgregasse sotto l’autorità del timoniere di turno. Con l’abbandono del Pd da parte dell’ex sindaco Melchionda, il partito si è diviso tra chi fa riferimento all’onorevole Antonio Cuomo e chi all’ex ministro Carmelo Conte. Da qualche settimana il partito sta lavorando per ritrovare una sua compattezza. In seguito alla nomina della neo coordinatrice cittadina Paola Massarelli che è - finalmente! - riuscita a mediare tra le varie anime, si sta dando vita a un percorso di ristrutturazione della nostra compagine politica. La nomina della Massarelli - oltre al fatto che per la prima volta a “capo” del nostro coordinamento ci sia una donna e soprattutto una giovane ma già stimata professionista - mi rende estremamente felice perché indice di ringiovanimento della classe dirigente a testimonianza della volontà di ripartire dai giovani, in particolare dai giovani che di militanza nel nostro partito ne hanno fatta, quindi con tutta l’esperienza necessaria a ricoprire un ruolo del genere ma anche con tutta la forza di idee nuove e probabilmente più in linea con ciò che ci chiede l’elettorato ebolitano di centro sinistra. La volontà, infatti, è quella di riaggregare le forze sociali della nostra comunità intorno ad un progetto, al contempo democratico e riformista. Si è iniziato - e proprio ieri abbiamo tenuto a Eboli la prima assemblea costituente cittadina - un percorso unitario, volto a superare le difficoltà che hanno paralizzato l’attività del partito allontanandolo dai cittadini, dai loro problemi e dalle loro istanze per costruire insieme un’idea di futuro capace di parlare a tutta la città. Dopo un decennio di amministrazione, oggi il PD si ritrova a vestire i panni dell’opposizione pur avendo raccolto quasi 3000 preferenze alle passate amministrative, senza contare i voti delle altre liste della coalizione di centrosinistra. Anche su questo punto è ora - a mio avviso - di essere maggiormente incisivi. E’ necessario acquisire le istanze che partono dal territorio, capirle, entrare nei problemi e porli all’attenzione degli amministratori affinché intervengano per risolverli. Dobbiamo essere capaci di dare risposte con i fatti alle esigenze di un territorio la cui voce in questi anni è raramente giunta nei luoghi delle decisioni. C’è bisogno di un impegno serio riguardo a nervi scoperti come la sanità, la programmazione del Piano di Zona e l’assistenza specialistica alle fasce deboli, la sicurezza, la cultura, i giovani! Sposo in pieno le parole della neo coordinatrice Paola Massarelli quando afferma che c’è bisogno di far crescere: “Nuovi quadri dirigenti capaci di intercettare i bisogni della città e proporre le giuste soluzioni. È nostro compito difendere l’idea di Partito, inteso come comunità di persone, che condividono valori e idee e che si organizzano, dandosi regole democratiche condivise e una ragion d’essere che sopravviva ai destini personali. Il nuovo PD ebolitano andrà verso l’unificazione dei due gruppi consiliari di riferimento: quello istituzionale del PD composto dal capogruppo Antonio Conte, da Antonio Petrone e Teresa Di Candia, e quello dei “Democratici per Eboli”, ovvero l’onorevole Antonio Cuomo, il capogruppo Pasquale Infante e Francesco Rizzo. Eboli ha assolutamente bisogno di un Partito Democratico forte ed autorevole, che dialoghi con le istituzioni sovra-ordinate, prime fra tutte il governo nazionale del premier-segretario Matteo Renzi e quella regionale del governatore Vincenzo De Luca, per perorare le istanze del territorio”. Oggi le condizioni per mettere in campo tutto questo son propizie. Dal mio partito, il PD, mi aspetto che faccia finalmente quel salto di qualità nell’azione politica che per troppo tempo è mancato. Il partito deve ricucire il dialogo con la città, con il mondo delle associazioni, con i sindacati. Il Partito Democratico deve tornare a svolgere il suo ruolo: quello di primo partito della città. I presupposti ci sono tutti, sta a noi non perdere questa occasione.

Tags: eboli,, dirigente pd,, pd,, massarelli,, paola massarelli,, segretario pd,, partito democratico,, rinasce il pd

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