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Tentativi subdoli di sabotare l'ospedale di Eboli?

Questa settimana mi corre l’obbligo morale, da cittadino, e professionale, da medico, di tornare sul tema della sanità. La storia purtroppo si ripete, troppo spesso amaramente. Proprio nel mentre – se pure con tanti limiti – si iniziava ad intravedere un percorso per l’ospedale di Eboli, giunge notizia di altri interventi volti a delegittimare l’ospedale Maria Santissima Addolorata di Eboli. Un altro tentativo di depotenziamento della struttura, difatti, è partito da qualche tempo, e cercherà di colpire, in modo subdolo, la nostra struttura sanitaria, per decenni fiore all’occhiello del comprensorio e da diversi anni destrutturata, messa sotto assedio da parte di una politica miope e demolitrice. Con l’atto deliberativo n° 790 del 5/08/2014, infatti, l’ex Direttore Generale dell’Asl Antonio Squillante diede incarico di affidamento per lo svolgimento di verifiche sismiche per gli Ospedali di Eboli, Scafati e Sapri, approvando uno specifico bando per conferire tale incarico a professionisti esterni per una spesa pari a ben 112.650 euro. Soldi sprecati, allora come oggi, se si tiene conto che un ente appositamente preposto come la Protezione Civile, ha già redatto un documento, un vero e proprio censimento di vulnerabilità degli edifici pubblici, strategici e speciali nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia e Sicilia, che specifica scrupolosamente ogni criticità. Per questo stesso motivo lascia sgomenti la scelta – se confermata - dell’attuale struttura Commissariale dell’Asl di dare seguito a quel deliberato con un ulteriore atto, precisamente la delibera n° 698 del 19/05/2016, con la quale si dà incarico di procedere a verifiche sismiche per gli Ospedali di Eboli e Sapri. Come precisa in una sua nota le RSU Cisl Funzione Pubblica, “questo rappresenterebbe un elemento di garanzia e di sicurezza se non fossero mai stati effettuati studi sulla vulnerabilità sismica degli edifici pubblici e strategici. Ma come ben dovrebbero sapere gli uffici tecnici preposti dell’Asl, già all’inizio degli anni 2000 vi è stato uno studio approfondito della Protezione Civile, redatto con il supporto del professor Franco Barberi, per conto della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Un lavoro durato diversi anni, e che ha impegnato il fior fiore della classe ingegneristica e tecnica della protezione civile italiana. Centinaia di ingegneri, geologi, geometri e personale altamente specializzato, che hanno messo a nudo tutte le crepe degli edifici pubblici della Italia meridionale”. Il rammarico sta proprio nel fatto di percepire ancora oggi gli strascichi di un clima di ostilità verso il nostro territorio già abbondantemente martoriato dal punto di vista della sanità. Senza dimenticare che il Ministero della Salute dedica già di suo particolare attenzione al tema della sicurezza sismica degli ospedali e della gestione intraospedaliera dell’emergenza in caso di evento sismico. Ancora più grave appare questo ulteriore tentativo di attacco se si pensa che lo studio redatto dalla Protezione Civile Nazionale classifica l’ospedale di Eboli come a rischio medio/basso di vulnerabilità sismica per il 70% della struttura a fronte dell’ospedale di Battipaglia che invece è classificato a rischio sismico “medio/alto”. Nonostante questo, il Maria Santissima Addolorata riceve un interessamento prioritario rispetto ad altre strutture. Se di controlli e di sicurezza si parla, perché questi non si estendono a tutte le strutture sanitarie della provincia di Salerno invece che disporle solo per Eboli e Sapri? L’amministrazione comunale, il senatore Cardiello ed i rappresentanti del mio partito – un appello a questo proposito lo rivolgo anzitutto al Deputato Pd Antonio Cuomo, che sono certo vorrà accoglierlo - devono andare a fondo della vicenda e sostenere in tutte le sedi opportune la difesa del nostro ospedale, anche contro tentativi – che vengono dal passato – di portare avanti atti che sono chiaramente immotivati e dal vago sapore persecutorio verso il nostro nosocomio.

Tags: eboli,, sanità,, ospedale di eboli,, santissima maria addolorata,, rischio sismico, attacco strumentale

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