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La trasparenza degli atti amministrativi è fondamentale per garantire i diritti dei cittadini

Lo scorso 23 febbraio chiesi al Comune di Eboli di poter accedere – da cittadino – ad una serie di informazioni riguardanti l’utilizzo delle risorse pubbliche destinate alle politiche sociali. In particolare, ho chiesto di sapere quante e quali fossero le convenzioni in essere relative alle strutture residenziali e semiresidenziali per anziani, minori, donne in situazione di disagio e se i titoli abilitativi fossero stati rilasciati dal Piano Sociale di Zona S3, oltre ad informazioni relative alla spesa sostenuta nel dettaglio per ciascuna tipologia di intervento. Ho chiesto queste informazioni non perché abbia dubbi sull’importanza di tali servizi per i nostri concittadini – lo sono e vanno anzi rafforzati – ma per provare a comprendere perché la spesa sostenuta per erogarli sia aumentata dai circa 300.000 euro annui di qualche anno fa agli oltre 500.000 di oggi. Quest’incremento potrebbe essere dovuto a molte cause diverse. Un motivo potrebbe essere l’incremento della richiesta di prestazioni assistenziali di questo tipo da parte di chi ne ha bisogno, e questo sarebbe un indice di peggioramento della situazione economica e sociale di molti nostri concittadini. Ma un altro motivo potrebbe essere, ad esempio, una insufficiente razionalizzazione della spesa, rette pagate con i soldi pubblici significativamente diverse per centri che offrono servizi simili, ad esempio. E questa sarebbe una forma di cattiva gestione da individuare e segnalare allo scopo di migliorare la situazione, liberando risorse da destinare al miglioramento dei servizi. Il 10 marzo scorso il Comune di Eboli mi ha risposto, fornendomi diversi dati che, però, purtroppo sono in forma aggregata e non consentono di fare il tipo di analisi dei costi che desideravo provare a mettere in campo, allo scopo di capire perché la spesa fosse aumentata così tanto. Devo dire, a malincuore, che mi aspettavo risposte più precise. In ogni caso, quello che si comprende dai dati forniti è che vi sono nel territorio del piano di zona otto strutture residenziali e semiresidenziali i cui titoli abilitativi all’esercizio sono stati rilasciati dall’ente d’ambito di coordinamento delle politiche sociali: una struttura che si occupa delle persone anziane, sei che operano nell’ambito del sostegno ai minori ed alle loro madri, una attiva nel sostegno alle persone con disagio psichico. La spesa media sostenuta dal piano per ciascuna di esse è di 30.000 – 40.000 euro annui, a fronte di un numero complessivo di assistiti di circa 50 persone. Si tratta di spese importanti, ma è giusto sostenerle perché servono ad assistere persone che vivono situazioni di difficoltà e disagio davvero significative. Sarebbe giusto, però, come prevede esplicitamente del resto la legge, che i dati relativi a queste spese, così come tutti i dati relativi a erogazioni in favore di privati od associazioni superiori ai 1.000 euro annui, fossero resi pubblici con le informazioni necessarie a valutarne in modo trasparente la congruità. Ovviamente non rendendo pubblici quei dati che possano consentire di venire a conoscenza di situazioni relative allo stato di salute o ad altre informazioni sensibili delle persone, e tutelando a maggior ragione i minori. La normativa già prevede che questi dati in forma aggregata siano resi pubblici, ma a tutt’oggi sul sito del Comune di Eboli non ve n’è traccia se non parziale e sommaria, ed è per questo che ho inviato negli scorsi giorni un’altra istanza all’ente per chiedere che – così come previsto dagli articoli 26 e 27 del decreto .legislativo 33 del 2013 –siano predisposti gli elenchi contenenti queste informazioni e siano resi pubblici nell’apposita area del sito internet dell’ente dedicata all’amministrazione trasparente. Io credo molto nella trasparenza delle informazioni e nella possibilità per i cittadini di incidere sulle scelte della pubblica amministrazione in modo democratico e civile. Spero che il Comune di Eboli si attivi per pubblicare questi dati, in modo tale da poter proseguire l’analisi che consentirà di capire il perché ci sia questo incremento di spesa. Sarebbe un bel modo per dedicare maggiore attenzione alle istanze poste dai cittadini nelle forme di legge e meno alla propaganda ed all’autocelebrazione.

Tags: amministrazione cariello,, piano sociale di zona , comune di eboli, politiche sociali

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